Rimini | Riorganizzazione Province, i sindacati contro il governo: Nessun lavoratore sia messo in esubero
I sindacati contro il decreto per il riordino istituzionale. Secondo Cgil, Cisl e Uil, “in attesa che la Corte costituzionale si pronunci sull’elezione diretta del Presidente e sulla trasformazione in enti di secondo livello, il decreto di riordino delle Province va modificato e vanno ricercate soluzioni condivise, che tengano insieme risparmio di spesa, qualità dei servizi e valorizzazione del personale”. Sono oltre 4mila i lavoratori delle amministrazioni provinciali dell’Emilia Romagna.
“Il livello amministrativo provinciale va ridisegnato definendo nuove funzioni di area vasta, ma nessun posto di lavoro può essere tagliato e nessun lavoratore messo in esubero”, dicono i sindacati in una nota, chiedendo “al Governo e alla nostra Regione, ciascuno per gli ambiti di propria competenza, una riorganizzazione dei livelli amministrativi che elimini la frammentazione delle funzioni fra enti strumentali, enti intermedi, società collegate e punti su una dimensione territoriale in grado di integrare i servizi facendo scendere i costi. Senza svuotare le amministrazioni provinciali, ma anzi rilanciandone il ruolo”.